La Città Sociale (o Città dell’Armonia) è la testimone delle attività della famiglia Marzotto. Per la comunità valdagnese i Marzotto furono l’elemento determinante della sua rinascita e delle sue moderne fortune, del passaggio del paese da una condizione di arretratezza, analfabetismo e precarietà!!
La città si era sviluppata tutta sulla riva destra del Torrente Agno, principalmente come polo della nascente industria laniera, per opera della famiglia Marzotto. Il motivo del grande sviluppo della mia piccola città è strettamente legato alla famiglia Marzotto: l’imprenditore Gaetano Marzotto jr osservò che la conflittualità in fabbrica poteva essere estirpata solo con interventi che esaltassero l’interdipendenza tra impresa e società, e che la società stessa presentava contraddizioni da risolvere come l’assenza di servizi sociali essenziali in presenza di bassi salari, l’insalubrità delle abitazioni e lo sviluppo disordinato del territorio. Ciò lo spinse a dar vita alla “città sociale”, un’esperienza giudicata “forse il più importante complesso di opere assistenziali italiano”. La famiglia Marzotto decise di far progettare una parte della città che contenesse i servizi e alcuni luoghi di svago per la cittadinanza. Venne chiamato l’architetto Francesco Bonfanti che realizzò un capolavoro dell’architettura razionalista che, ancora oggi, ha la stessa funzione del momento dell’inaugurazione. La “città sociale”, una vasta lottizzazione di terreni aziendali sulla riva sinistra del fiume venne avviata sul finire degli anni Venti, non solo destinata agli insediamenti abitativi e ai servizi per i lavoratori, ma apriva alla libera fruibilità alcune delle “istituzioni sociali” pensate per i dipendenti come il Poliambulatorio, la Maternità, l’Asilo, il Dopolavoro, il Teatro all’intera popolazione.
Altro elemento peculiare dell’esperienza valdagnese derivava dall’attenzione dell’imprenditore verso i valori umani, la crescita morale e culturale del lavoratore, testimoniata dalla promozione di molteplici iniziative di natura culturale, sportiva, ricreativa e dalla costruzione delle relative strutture di supporto.
Da un punto di vista più propriamente architettonico ed urbanistico numerosi ed autorevoli sono i riconoscimenti concessi alla “città sociale” di Valdagno, nota per l’elevato grado di offerta di servizi urbani, l’alta qualità urbanistica e l’unitarietà architettonica.