E’ la ricetta simbolo della città di Vicenza, la sua storia narra che il capitano Guerini decise di portare con se quel pesce secco che ai Norvegesi piaceva tanto e che avevano in abbondanza: lo stoccafisso. Arrivato in patria, i gastronomi vicentini si resero conto che era un’alternativa al costosissimo pesce fresco: iniziarono ad elaborare il modo per rendere unico questo nuovo alimento creando il baccalà alla vicentina.
Crema fritta alla veneziana
E’ un dolce di antica tradizione, un dessert da consumarsi sia caldo che freddo. La tradizione le vuole che queste frittelle, cotte all’ultimo momento, chiudano il pasto con un vino passito. Sono fatte con: latte, farina, amido di mais, zucchero, uovo, scorza di limone e olio per friggere.
Faraona al vino rosso
Viene cucinata mettendo in casseruola strutto, cipolla e porri, porli su fiamma vivace e unirvi la faraona infarinata per farla cuocere fino a doratura, momento in cui aggiungeremo vino, grappa e noce moscata. Serviremo con patate, salsiccia, porcini ed il liquido di cottura.
Fegato alla veneziana
Fa parte delle molte ricette tipiche della tradizione veneta, ha un gusto inconfondibile che accosta il sapore deciso del fegato all’aroma della cipolla. Le sue origini risalgono ai romani che usavano cucinare il fegato con i fichi per coprirne l’odore un po’ forte. Col passare del tempo si sostituì ai fichi le cipolle, regine della cucina Veneta.