Il Santuario di S. Maria di Panisacco è situato a monte dell’abitato di Maglio di Sopra, nel Comune di Valdagno, e dall’alta rupe su cui sorge, a m 469 s.l.m., domina l’intera Valle dell’Agno.
Forse proprio per la sua posizione, oltre che per l’armonia architettonica ed ovviamente per il significato religioso, è divenuto patrimonio di tutti gli abitanti della vallata che ne hanno fatto meta di continui pellegrinaggi. Per accedervi occorre salire una scalinata di ben 235 gradini alla sommità della quale, solitario e raccolto, si apre uno spiazzo verde, ombreggiato da alcuni cipressi, che si conclude con l’ampio porticato di accesso al Santuario. Un porticato con copertura a capanna, sorretta da una doppia serie di tre arcate a tutto sesto. La Chiesa che segue è costituita da una semplice navata con il soffitto a capriate in legno, oltre la quale si apre un modesto presbiterio con l’altare dedicato alla Natività di Maria. Sul lato sinistro della navata si apre un’abside con un altare dedicato al Sacro Cuore.
Dal fondo della navata si può accedere, oltre che alle sacrestie, anche alla torre del campanile, la cui cella campanaria, aperta sui quattro lati con altrettanti fori ad arco, è coperta da un tetto a quattro falde.
E’ dedicato a Maria Bambina. All’interno è, infatti, una bella immagine della Vergine tra le braccia di Sant’Anna un intenso dipinto che porta la data 1483 e lap arte piu’ antica risale al 1212 (all’interno di un castello realizzato, o forse soltanto ricostruito, nella medesima epoca da Panensacco Trissino, figlio di Olderico d’Alemana, il quale, sceso in Italia con Federico Barbarossa nella seconda metà del XII° secolo, ricevette dallo stesso in dono le terre dell’intera Valle dell’Agno). Il sito si trasformò in luogo di meditazione grazie anche alla presenza di un monasterium, probabilmente integrato con le case che oggi formano il piccolo aggregato rurale che conserva la denominazione di “Frati di Santa Maria”, dal quale si dipartiva l’unico sentiero di accesso alla Chiesa.
Dal 1445 il santuario fu affidato ai Canonici Lateranensi che restaurarono la chiesa nel 1762 e prestarono il loro servizio fino al 1771.
Dal 1942 la chiesa è stata affidata alla parrocchia di Maglio di Sopra. Ed è proprio il XX secolo a riavviare con nuovo slancio la devozione dei valdagnesi verso il santuario di Santa Maria di Panisacco. Le parrocchie iniziarono a organizzare pellegrinaggi e celebrazioni annuali e collaborarono con grande generosità per realizzare varie opere di abbellimento e di restauro.
Nel 1926 fu avviata la costruzione della gradinata che con 240 gradini agevola il percorso fino allo sperone roccioso sul quale sorge la chiesa.
Il santuario fu punto di riferimento per le comunità cristiane che invocavano la protezione della regina della pace e i pellegrinaggi furono numerosissimi.
Finita la guerra furono moltiplicate le iniziative per farne un centro di devozione mariana della Valle dell’Agno.
(Fonti: vd. casella dei collegamenti)