Il sito
Ad oltre 1500 metri di altitudine, lungo lo spartiacque dei bacini di Agno e Chiampo, si trova un sito dove scoprire l’archeologia di montagna e l’etnoarcheologia, dove conoscere le antiche modalità di insediamento umano e di sfruttamento delle risorse del territorio fin dalla preistoria.
La Sella di Campetto (m.1553, nel Comune di Recoaro Terme) è ubicata tra Monte Campetto e Cima Cengia Bianca, lungo la dorsale che costituisce la linea di spartiacque tra il bacino dell’Agno e quello del Chiampo. Cima di Marana (m.1552, Comune di Recoaro Terme) fa parte del sistema di creste che costituisce la linea di displuvio tra i bacini dei due corsi d’acqua. Le località sono facilmente raggiungibili in seggiovia (Recoaro-Montefalcone).
La visita
La visita invita ad un approccio ai reperti di stampo archeologico ed etnografico, alla ricerca delle radici più remote dell’uomo, per conoscere le antiche abitudini di utilizzo del territorio e di sfruttamento delle sue risorse. Usi mutati nel tempo, e fondamentali per tracciare la storia, delineando i diversi paesaggi culturali che si sono succeduti sulle montagne.
I siti di Campetto e Cima Marana, frequentati dalla preistoria fino all’epoca moderna, sono un valido esempio di insediamenti di montagna e spunto per considerazioni didattico-metodologiche sull’archeologia di montagna.
Già nel XIX secolo si ebbero segnalazioni di rinvenimenti di materiale vario: monete, frammenti di urne, materiali in vetro, punte di freccia di diverse fasi di frequentazione, manufatti di età longobarda Negli anni a seguire si sono svolti studi più puntuali sugli oggetti trovati, corroborati da nuovi reperti e dall’individuazione di tracce di opere murarie a secco, che hanno rivelato un periodo più ampio della frequentazione dei siti in oggetto.
Tutto il materiale ritrovato, segnalato alla Soprintendenza Archeologica del Veneto, si trova parte in esposizione, parte in deposito presso il Museo Civico “Dal Lago” di Valdagno.
Tempo di visita: ½ giornata
Servizio di accompagnamento: a pagamento (costo seggiovia da calcolare a parte)
La storia
La località fu esplorata nella seconda metà dell’Ottocento e poi più recentemente alla fine del ‘900. Scavi e ricerche sono tuttora in corso a cura del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Studi di Padova.